Pd, Pittella: pronti 25mila euro per ogni giovane che avvia un'impresa

POTENZA- In una regione che sta morendo di disoccupazione ed emigrazione giovanile, non può che essere il lavoro il centro della campagna elettorale. E così, se nei giorni scorsi si erano “rincorse” le proposte di Movimento 5 Stelle e Sel, sui rispettivi “reddito di dignità” (da 440 euro) e “reddito di cittadinanza” (600 euro), da concedere ai senza reddito, ieri è arrivata la proposta del candidato governatore del centrosinistra Marcello Pittella.

La proposta in qualche modo, ha giocato ulteriormente al rialzo con la proposta “Ritornare e Restare”. Pittella ha infatti annunciato il suo «impegno concreto in un grande programma per l’occupazione giovanile, che prenda a modello le migliori esperienze europee» e che prevede la concessione di «25mila euro per avviare un’impresa o farsi assumere, attraverso una procedura semplificata che faccia risparmiare tempo e soldi pubblici». «Con questa misura, forte nella sostanza ma anche di grande impatto emotivo - ha continuato Pittella -, vogliamo riportare qui i talenti che hanno idee e merito ed evitare che altri vadano via. Le aziende hanno già mostrato interesse per la misura perchè avranno accesso a risorse formate e motivate, abbattendo il costo del lavoro. E’ una strategia che va nella stessa direzione del ”Piano del Lavoro” e di ”Obiettivo Basilicata 2012”, documenti strategici delle sigle sindacali lucane».
Potenza, Sat: scatola vuota che costa 
200mila euro l'anno

POTENZA - L’acronimo è Sat. Che sta per Servizi di assistenza tecnica. Come l’Acta (l’azienda comunale per la tutela ambientale) è una società controllata dall’Amministrazione comunale per il 51% - l’altro socio individuato con procedura di evidenza pubblica è l’Ecosfera - ed opera nell’ambito degli obiettivi dell’Amministrazione Comunale di Potenza, con lo scopo di fornire servizi di assistenza tecnica nella elaborazione e nello sviluppo del Prusst.

Nata nel 2001, doveva essere soppressa nel 2010 se il Consiglio comunale (che ha competenza sulle società partecipate) il 30 dicembre non avesse deciso la sua proroga. Altri tre anni per l’esattezza, visto che la parola fine dovrebbe giungere il 31 dicembre di quest’anno. Per molti però è come una scatola vuota, riempita di poltrone compensative per esigenze della politica. Ma di cosa si occupa concretamente la Sat? E quanto costa? Anzitutto è bene chiarire da chi è composto il Consiglio di amministrazione, per metà espresso dal Comune e il resto per parte privata. Presidente è Gerardo Nardiello, il cui compeso annuo lordo complessivo è pari a 16mila euro. C’è poi il consigliere Rocco Pergola (e il dimissionario Lino Sibillano) a cui si affiancano le figure di Maria Concetta Pergola e Michele Frascolla (che sulla carta non percepiscono alcuna indennità di carica). Ma a cosa serve mantenere in vita una «società controllata» che costa al Comune di Potenza circa 200 mila euro l’anno tra organi direttivi e di controllo? «Intanto – spiega l’amministratore delegato Michele Frascolla – vorrei sottolineare un dato: fino all’anno 2012 la Sat non ha gravato minimamente sul bilancio dell’Amministrazione comunale, nel senso che si regge attraverso i progetti su cui ha concorso con il Comune perchè venissero finanziati (ha curato ad esempio la stesura del piano urbano dei trasporti). Non solo: ha evitato persino di fare assunzioni, cosa che avrebbe costituito un’eredità di cui farsi carico. Un solo dato: non ha assunto neanche una segretaria per mia precisa volontà, contando solo sulla piena operatività dei soci. Il giudizio sul nostro operato lo lascio agli altri, so soltanto che non resterà un «bubbone» per l’Amministrazione comunale».


Celestino Benedetto
Silvia Mezzanotte incanta
Sant'Angelo le Fratte

E’ stata un insieme di rime sparse come un tappeto di foglie colorate d’autunno; come se per  dare almeno la parvenza di ciò che è stato  non bastassero tutte le parole del mondo. Silvia Mezzanotte  con i Mattia Bazar per i festeggiamenti di San Michele  nell’anfiteatro comunale di Sant’Angelo Le fratte pieno all’inverosimile, è quella parola così meravigliosa  che in lei si nasconde la lingua per la paura di sporcarsi nelle volgarità del mondo, quella parola a cui ci si affeziona subito talmente tanto che la bocca resta ben serrata  per non disperderla inutilmente nell’aria. Le cose belle si dimostrano evanescenti nel piattume gelido  della realtà eppure lasciano la loro traccia  solcando il terreno, disperdendo profumo di libertà, come se fosse impossibile non seguirle. Silvia Mezzanotte è bellissima, corpo esile coperto dal nero del primo vestito con cui si mostra al pubblico (ha anche  un giubbino azzurro che però  toglie quasi subito). 
Sale per ultima sul palco dopo che Piero Cassano, Giancarlo Golzi e Fabio Perversi  si sistemano sul fondo  in posizione elevata rispetto al palcoscenico ed unito ad esso da scalini luminosi. Al centro un microfono, tutto per lei: la bella Silvia è il perno dello spettacolo che per quasi due ore ha entusiasmato il numeroso pubblico; sarebbe durato di più se la pioggia non avesse suggellato con il suo umido saluto la fine anticipata del concerto. “Tu dove sei” e “Souvenir”  eccitano da subito la splendida voce di Silvia che composta e tecnica  si dimostra, nel vagare  tra le tonalità più basse a quelle più alte,  ma anche devastante e sensuale quando le parole diventano carne tra gli archi dorati  dell’anima e del suo corpo. E’ come prendere tra le mani un carbone ardente ed avere l’insensata voglia di stringerlo forte per non dimenticare quel calore mai esausto: Silvia  in quei momenti è l’unica cosa che conta, l’unica cosa per cui vale la pena  dedicarsi, immolarsi trafiggendosi il ventre con la luce della sua arte. 
E poco importa una nauseante autocelebrazione  che come una malattia contagia gli altri membri della band che nei loro racconti parlano della propria storia come fa un politico che non ha nulla da dire. Poco importa anche un sound troppo superficiale per la mancanza dei suoni profondi del basso ed un uso spropositato del sintetizzatore. La voce di Silvia basta ed avanza per  far volare il concerto e mentre  all’orizzonte il cielo si squarcia  con i fulmini e l’aria diventa man mano più fredda, mentre qualche anziano arrossato dal vino della festa,  dall’alto della sua esperienza preannuncia il temporale,  i sensi sono tutti per lei, anche se d’improvviso fosse caduto giù tutto il cielo, con tutte le stelle invisibili di una sera nuvolosa, nulla avrebbe scalfito il legame che Silvia crea subito con il pubblico. Canta “Questa nostra grande storia d’amore”, “ Per un’ora d’amore” e poi i pezzi meglio eseguiti del concerto gli sperimentali  “Elettrochoc” e “Aristocratica”.  
“Brivido caldo”  apre la strada a “Ti sento”, in cui il canto di Silvia fa tremare il terreno, arriva potente e tumultuoso a paradisiache atmosfere  e porta al delirio totale il pubblico che a fine esecuzione si alza in piedi per una standing ovation di metà concerto. Non è nulla che si possa descrivere  con le parole, tutto è impregnato di Silvia, il canto ha scosso la pacatezza addormentata delle stanze polverose del proprio animo e quella delle pietre incastrate l’una nell’altra delle vie santagiolesi, tanto che  nemmeno la pioggia che cade copiosa su l’ultimo pezzo “Stasera che sera” riesce a portarla via, nemmeno il ticchettio frenetico delle gocce sulla pelle bagnata o sul parabrezza dell’auto quando si torna a casa,  coprono il battito in fiore  per lei. 

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Flashmob @vVitaMenti

Primo Flashmob per i Ragazzi di Sant' Angelo Le Fratte realizzato nel Polo Acquisti Lucania, Tito Scalo.

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Spot girato in collaborazione con l' Associazione Iscra e il Forum dei Giovani di Sant'Angelo Le Fratte

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