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passa per Sant'Angelo!!!


Ebbene si, sulla copertina delle PagineBianche 2011/2012 di Potenza quest'anno ci sarà un'istantanea scattata durante la Festa delle Cantine 2010 dal visitatore M. Vaccaro di Potenza. Infatti con il concorso fotografico "Passione Italia" ha dichiarato Sergio Bonelli, responsabile Marketing Print di Seat PG, "abbiamo voluto chiedere agli italiani di interpretare, con un'immagine luoghi e mestieri propri del loro Territorio
Gli scatti raccolti sono un importante patrimonio iconografico che rappresenta, attraverso i molteplici sguardi degli autori, l'Italia in occasione delle celebrazioni del 150esimo dell' Unità d'Italia". Le fotografie che si sono aggiudicate le copertine di  PagineGialle, PagineBianche e Tuttocittà 2011/2012 sono state infatti selezionate in ogni provincia. Passione Italia - che è stato realizzato in collaborazione con il Comitato Italia 150 in partnership con la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, Nital (distributore ufficiale per l'Italia dei prodotti Nikon) ed Epson - ha raccontato i luoghi, le persone e i mestieri che rendono il nostro Paese uno dei più affascinanti al mondo attraverso le oltre 28.000 foto di italiani, condivise sul sito  www.passioneitalia.it e ammirate da circa 2 milioni di utenti. Il progetto ha ottenuto i patrocini del Ministero per i Beni e le Attività culturali, del Ministro della Gioventù, del Ministro del Turismo, dell'Unione Province d'Italia (UPI) e dell'Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le celebrazioni del 150°.



Foto delle Cantine Santangiolesi in 3D
(il primo giornale ad avere una foto in 3D)
castellucciomichele@alice.it

Primo Piano

23 Novembre 1980, a 31 anni dal terremoto case ancora pericolanti nel nostro Paese!!!


Domenica 23 novembre 1980, ore 19e34: una scossa di terremoto dell’11° grado della scala Mercalli, 6.9° della scala Richter investe una vasta zona della Basilicata nord-occidentale e numerosi territori dell’Irpinia venendo nel contempo distintamente avvertita dalla provincia di Matera fino a Napoli. La scossa dura un tempo infinito: 90 secondi che cambiano radicalmente il corso della storia dei territori colpiti e in particolare del nostro Paese Sant’Angelo Le Fratte. In soli 90 secondi molte persone rimangono senza casa. La percentuale di danneggiamento degli edifici tocca punte del 55-60%, oltre il 30% degli edifici viene dichiarato inagibile per rischio crollo. Nei comuni adiacenti all’epicentro si raggiunge addirittura 85-90% di inagibilità. Nelle ore seguenti alla violenta scossa, dopo le comprensibili iniziali scene di panico e smarrimento, nel nostro paese moltissima gente trascorse la prima notte (di una lunga serie) in strada, tutti insieme, ricavando giacigli di fortuna nelle automobili o per i più fortunati nelle abitazioni e nelle baracche  in campagna. Un altro aspetto tutto sommato positivo che il sisma dell’80 ha portato è stato sicuramente quello di aver dato il via a un profondo momento di riflessione circa la struttura urbanistica del paese e la necessità di adottare nuove e più efficaci tecniche edilizie e costruttive volte a contrastare gli effetti dei terremoti che in una regione come la Basilicata non sono mai mancati nel corso dei secoli.
Questo sisma fu innanzitutto un evento che sconvolse l’esistenza di centinaia di migliaia di persone per sempre; da quel giorno, per costoro, esiste un prima e un dopo, due vite parallele che non si parlano, che non si conoscono, ma di cui si ricorda con sorprendente lucidità il lato positivo e quello negativo. A distanza di 31 anni l’opinione pubblica si è dimenticata del dramma che invece andrebbe capito, spiegato, ascoltato. Molto spesso, però, a ciò non si dà importanza. Si parla di altro. Ci si dimentica della storia degli uomini, delle donne, dei bambini che quel giorno sono morti senza un perché. Negli ultimi anni un muro di omertà sempre più spesso si è costruito intorno a un evento che fa parte della storia dell’Italia. Un evento passato in secondo piano rispetto ai sismi più recenti, come ad esempio il terremoto dell’Umbria e delle Marche del 1997 (molto meno intenso) di cui si è parlato tantissimo e di cui si continua  ancora a parlare. Forse perché da noi non è crollata la volta di una chiesa affrescata da Giotto oppure perché non abbiamo lo stesso peso a livello politico, economico e sociale di altre regioni d’Italia, l’ennesima vergogna. Nel novembre del 1981 – ad un anno dal sisma – il Parlamento approvò la legge 219, con ampia delega agli enti locali, che prevedeva ingenti finanziamenti destinati non solo alla ricostruzione, ma anche allo sviluppo delle aree terremotate. Lo Stato ha complessivamente impiegato per lo sviluppo e la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 1980 circa 50mila miliardi di lire.Una valanga di quattrini, molti dei quali non sono certo serviti alla causa della Ricostruzione.Con quella cifra oggi l’Irpinia e la Basilicata dovrebbero essere ipermoderne come Singapore!

Ma ora mi chiedo i finanziamenti da parte della regione per la ricostruzione delle case sono stati sfruttati adeguatamente?

Nel nostro paese sono state ricostruite molte abitazioni che a mio parere, si, esigevano di una ricostruzione, ma potevano essere tranquillamente poste nella classifica delle ricostruzioni in un secondo posto dando spazio ad abitazioni che esigono tutt’ora una sistemazione. Allora… ora sono costretto a fare, per la prima volta in questo giornale una deroga,anche se lo scorso anno avevo già trattato questo argomento senza alcuna risposta. Chi mi ha detto di scrivere questo articolo è mio nonno Castelluccio Michele residente in C. da Farisi originario (orgogliosamente) di queste martoriate terre. Se vi dico che la sua casa, da come potete vedere nelle foto è in uno stato adir poco fatiscente, è ancora in attesa di essere ristrutturata e messa a norma, mi credete? Sono passati ben 31 anni, la delibera è stata approvata, ma i soldi non sono mai arrivati e mai sono iniziati i lavori. Io ero molto piccolo e ricordo che mio nonno fece arrivare una gru enorme (che costò la modesta cifra per quei tempi di 1.000.000 delle vecchie lire) per recuperare la copertura che pendeva e  rischiava di cadere sulla casa, trascinando con sé tutto. Ancora oggi una parte della casa è dichiarata inagibile, ma nulla si muove!

Ora… io dico… non credete che tutto ciò per un paese civile sia vergognoso?



castellucciomichele@alice.it



Notizie Flash

Il Prezzo della Passione...

Passione (dal greco pathos e dal latino patior) è un sentimento di forte intensità, di solito connotato da grande e intensa attrazione per un soggetto; assume comunque, come tutti gli stati affettivi, significati diversi secondo l'ambito in cui se ne parla. Questa è la spiegazione letterale del termine ma esaminandolo nella vita reale assume altri significati. La passione è ciò che da sempre ci contraddistingue perché senza di essa saremmo solo delle macchine e non degli essere umani. Ognuno di noi, anche se ubicata in un angolo remoto del nostro corpo, ha una passione per la quale farebbe follie pur di realizzarla. Ma fino a quanto questa “passione” ci porta a superare i limiti e fino a quanto noi siamo disposti a mettere in gioco, spesso, la nostra stessa esistenza? Di casi eclatanti c’è ne sono di molteplici. Tanto per iniziare dall’ultimo il grande Sic (Marco Simoncelli), un giovane appassionato, come tanti di noi delle due ruote, perde la vita per la propria passione trasformata in lavoro. Chi di noi non ha mai sentito parlare del grande Patrick de Gayardon de Fenoyl un pioniere del paracadutismo acrobatico a dir poco estremo come lo skysurf che prevede l'utilizzo di una tavola, simile a quelle da snowboard, inventore nonché maggior  sviluppatore e progettista della tuta alare che consente di "planare" sul vento, aumentando il tempo di permanenza in volo morto anche lui in uno dei suoi lanci. Il gieffino  Pietro Taricone morto a seguito di un’errata  manovra durante uno dei suoi lanci con il paracadute. Stessa tragica sorte è toccata al grande pilota Ayrton Senna da Silva avvenuta ha seguito di un incidente durante il GP di Imola nel 1994. Ultima ma non per minore importanza la morte di Usai Sandro il volontario di protezione civile morto a Genova durante l’ultima alluvione. Questi sono solo alcune persone che hanno anteposto la loro passione alla vita. Ma è davvero necessario tutto ciò? È davvero giusto sacrificare tutto per quegli attimi di intensa libertà, di intensa soddisfazione, di intensa evasione dal mondo frenetico e pieni di problemi che ci circonda. La passione per qualcosa nel momento in cui noi gli diamo spazio e tempo ci catapulta in un mondo immaginario dove noi siamo liberi da tutto, solo noi e la nostra passione qualunque essa sia, un goal, un vestito alla moda, una curva, una piega, una corsa in bici. Sembra di essere in paradiso quindi potrebbe essere questo il prezzo per accedervi giusto o sbagliato che sia e per affermare se sia stato giusto vivere questa vita fino in fondo??


«Vivi come se dovessi morire domani.
Impara come se dovessi vivere per sempre.»
(M. Gandhi)


Valerio Vincenzo Morrone

Comunicato

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del Giorno dell' Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, ha inviato il seguente messaggio: "Nella giornata del 4 novembre ricordiamo la vittoria nel primo conflitto mondiale e, con essa, l'Unità d'Italia e le sue Forze Armate. Questa mattina, prima sul sacello del Milite Ignoto e poi a Bari, nel Sacrario dei Caduti d'Oltremare, renderò l'omaggio del paese e mio personale a tutti coloro che hanno perso la vita per la libertà e la prosperità della nostra Patria. Nell'anno in cui ricorre il 150° dell'Unità Nazionale, pur pienamente ed orgogliosamente consapevoli di quanto l'Italia ha saputo fare a partire da quel remoto e glorioso 1861, credo sia nostro dovere guardare al futuro, non limitarsi alla celebrazione del passato. Mentre il nostro paese e tanti altri nel mondo sono stretti in una crisi economica di intensità, durata ed estensione senza precedenti nel periodo seguito alla II guerra mondiale, gli scenari internazionali si caricano di vecchie e nuove tensioni. Cresce l'instabilità ed emergono minacce trasversali, con il diffondersi del terrorismo e di movimenti eversivi transnazionali, la caduta di regimi autoritari pluridecennali e l'insorgere di forme antistoriche di radicalismo politico e religioso nonché di più generali fenomeni di intolleranza e di chiusura.
Con questi sentimenti, rivolgo il mio augurio ed un caloroso saluto a tutti i soldati, i marinai, gli avieri, i carabinieri e i finanzieri che, con il loro impegno e la loro professionalità, operano in Italia e nelle missioni internazionali, a presidio della sicurezza del nostro paese e per la stabilità e la legalità della comunità internazionale.

Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!

Roma, 4 Novembre 2011




il Santangiolese
ilsantangiolese@gmail.com

Rubrica Scientifica

In occasione del 31° anno dal terremoto del 1980, vediamo un pò cosa accadde scientificamente…

I Terremoti sono una evidente testimonianza della vitalità della terra, certamente insieme ai vulcani, sono il più appariscente effetto del fatto che il nostro pianeta è vivo e tutto ciò è dovuto prevalentemente al movimento che subiscono le placche al di sopra del mantello. Un terremoto, o sisma, è un'improvvisa vibrazione del terreno prodotta da una brusca liberazione di energia e tale energia si propaga in tutte le direzioni (come una sfera) sotto forma di onde. Ma cos'è questa energia? Beh è come immaginare di avere tra le mani un bastone di legno: se si inizia a piegare esso offre una resistenza al piegamento che si esprime sotto forma di energia elastica; le rocce si comportano nello stesso modo: cioè se una porzione di roccia inizia a deformarsi, essa offrirà una certa resistenza (che cambia a seconda del tipo di roccia), ma quando le forze che tengono insieme la roccia vengono superate da quelle che le deformano allora questa si spezza e si ha un brusco spostamento delle due parti che rilasciano l'energia che avevano accumulato durante la deformazione e ritornano in uno stato in deformato. Lo spostamento avviene sia verticalmente che orizzontalmente. Di solito queste rotture, ed i conseguenti spostamenti, si hanno lungo linee preferenziali chiamate faglie, e il punto preciso da cui si propaga il terremoto è detto ipocentro, mentre lo stesso punto, portato in verticale sulla superficie terrestre, si chiama epicentro. Ma cosa sono queste faglie? Una faglia è sostanzialmente una frattura nel terreno, profonda anche vari chilometri, lungo la quale avvengono i movimenti del terreno. Infatti una faglia non è altro che una linea di minore resistenza della roccia sottoposta a pressioni e quindi la rottura avviene sempre lungo questa linea. Esistono vari tipi di faglie anche molto diverse tra loro, ma tutte hanno in comune il fatto che lungo quella linea si ha un movimento relativo delle rocce. Interessante è il caso della famosa faglia di S.Andreas che corre lungo la costa Ovest degli Stati Uniti. Questa è un tipo di faglia trascorrente, cioè i movimenti del terreno avvengono sempre sul piano orizzontale, (ad esempio un lato va verso Nord mentre l'altro va verso Sud) e lentamente sta avvicinando la città di Los Angeles a quella di S.Francisco alla velocità di circa 2 centimetri all'anno. Questo può sembrare un numero molto piccolo, ma in realtà se pensiamo in tempi geologici (milioni di anni) questo movimento è velocissimo. Ma torniamo ai nostri terremoti: abbiamo detto che questi si originano perché ad un certo punto la roccia si rompe lungo una faglia, in profondità, e rilascia tutta l'energia che aveva accumulato per resistere al movimento. Questa energia si disperde nel terreno dall'ipocentro in tutte le direzioni in forma di onde (in parte anche sotto forma di calore) che possono essere: onde di volume, cioè che coinvolgono un volume e quindi in questo caso la terra stessa, e le onde di superficie che si propagano solo sulla superficie della terra. Le onde di volume si possono ulteriormente dividere anche in onde P cioè primarie (chiamate anche longitudinali), quelle che arrivano per prime e quindi quelle che viaggiano all'interno della terra con la velocità più alta (dell'ordine dei 6 chilometri al secondo) e sono anche diverse per il modo di viaggiare nel terreno.


Questo è tutto ciò che accadde tutto sommato il 23 Novembre 1980.


Notizie Sportive


Doppia Intervista... 



Nome: Gianpaolo Lorenzino          
Ruolo: Attaccante dell’A.S.D. Sant’Angelo 2007            
Numero Maglia: 9
Da quanto tempo milita nella squadra del S.Angelo?
Questo è il mio terzo campionato,sono circa due anni e mezzo.

Come si trova con il suo gruppo di squadra?
Benissimo. È la nostra forza.

Quanti goal ha segnato con il S.Angelo 2007?
38 goal.

Cosa si prova ad arrivare con questa squadra in prima categoria?
Onestamente è una grande soddisfazione anche se vi siamo passati grazie ai ripescaggi.

Come vede questo campionato?
Un campionato molto equilibrato e la classifica è un pò “bugiarda” nei confronti di alcune squadre che sono rimaste indietro. Il nostro obbiettivo è la salvezza e se continuiamo così possiamo puntare ad ottenere un ottimo piazzamento. Per scaramanzia non si parla di play off e promozione.

Fino ad oggi, ritiene di aver dato il “massimo” di se stesso nel   gioco?
SEMPRE! Perché a me piace giocare a calcio e non mi piace fare brutte figure  perché ci tengo alla maglia, anche se a volte, non sempre si può dare il massimo.

Qual è stata la partita migliore  dall’inizio del campionato?
Il derby contro il Satriano è stata la miglior partita.

Secondo lei, chi è il  migliore in campo?
Penso che i nuovo acquisti ci abbiano dato una marcia in più.

Cosa pensa del Mr.Parrella?
È “l’anima di questa squadra”!

Cosa le da maggiormente fastidio all’interno di una partita?
Sbagliare quando non si è in ottime condizioni fisiche  ed essere contestati.

Qual è il suo tallone d’Achille?
Il mio tallone d’Achille è  quando non raggiungo al 100% la mia condizione fisica.

Il suo pregio calcistico?
La determinazione e il fatto che non “mollo mai.”

Se dovesse ringraziare qualcuno,chi le verrebbe in mente?
Un grazie va ai nostri tifosi, alla nostra dirigenza attuale e anche al vecchio presidente che è stato anche merito suo.



Nome: Laviero Salvia    
Ruolo: Portiere dell’ ASD Sant’angelo 2007
Numero Maglia: 1
Come si trova a giocare in questa sua nuova squadra?

Bene. Ho fatto una nuova esperienza, pensavo che andasse male dato che non conoscevo nessuno ma fortunatamente sono riuscito subito ad ambientarmi bene.

Qual è stata la sua carriera calcistica?
Sono 34 anni che gioco a calcio. Ho giocato per 10 anni a Satriano, 4 anni in promozione e in eccellenza fuori Tito, successivamente sono tornato a Tito dove ho giocato per 4 anni, dopo  ho giocato per 3 anni a Picerno e infine qui a S.Angelo.

Qual è stata la sua carriera calcistica più bella?
L’esperienza calcistica più bella è stata quella a Muro Lucano perché con la mia squadra siamo andati a fare la Coppa Italia fuori regione, a Gaeta e siamo riusciti a raggiungere uno scopo che non ci eravamo prefissati all’inizio.

Cosa ne pensa del suo gruppo di squadra?
Sono tutti bravi ragazzi ed è davvero una buona squadra.

Cosa, secondo lei, bisognerebbe migliorare in campo?
Bisognerebbe migliorare l’approccio alla partita, si parla poco e si è poco maliziosi..

Cosa ne penso del Mr.Parrella?
È un pò inesperto perché si fa troppo trasportare  dall’entusiasmo ma l’aspetto positivo è che ci mette tutto il cuore in tutte le cose che fa.

Cosa le da maggiormente fastidio all’interno di una partita?
Quando vedo i giocatori che sono svogliati, perché potrebbero dare tanto alla squadra e non lo fanno.

Il suo tallone d’Achille?
Le uscite.

Il suo pregio calcistico?
L’esperienza ,ma non sta a me dirlo, lascio giudicare ai tifosi e agli spettatori i miei pregi.

Il migliore in campo?
Domenico Bruno

Se potesse ringraziare qualcuno, a chi rivolgereste un ringraziamento?
Ringrazio la società che mi ha dato l’opportunità di fare un altro campionato.



Laura Amodeo

Ricette


 Spaghetti alle Noci


Gli spaghetti alle noci sono un primo piatto originale e molto semplice da preparare. 
Le noci vengono tritate e amalgamate in padella insieme al pangrattato per formare un condimento ricco, avvolgente e gustoso. Gli spaghetti alle noci si preparano molto velocemente, il tempo di cuocere la pasta e il gioco è fatto! Per la  reparazione delle noci si potrà procedere in due modi diversi: se volete ottenere un sapore più delicato vi consiglio di utilizzare i gherigli di noci pelati, se invece preferite un sapore più deciso e rustico allora potete anche evitare di sbucciare le noci. 

Gli spaghetti alle noci sono un primo piatto ideale per una cena informale tra amici che sicuramente si stupiranno della bontà di questo piatto.

 





· Aglio

2 spicchi

· Noci

gherigli 70 gr

· Olio

extravergine d'oliva 4 cucchiai

· Pangrattato

70 gr

· Pepe

nero macinato q.b.

· Ricotta

100 gr

· Sale

q.b.

· Spaghetti

320 gr



Portate ad ebollizione un pentolino d’acqua e versateci i gherigli delle noci, lessateli per 5 minuti, poi scolateli e asciugateli, quindi sbucciateli con cura e tritateli in un mixer. Se preferite, potete evitare di sbucciare le noci e utilizzare i gherigli con la buccia, in questo modo il sapore del salsa alle noci sarà più deciso e rustico. Mettete a bollire una pentola con abbondante acqua, che servirà a lessare gli spaghetti.  In una padella fate dorare gli spicchi d'aglio schiacciati o tritati finissimi insieme all'olio extravergine d'oliva; unite in padella il pangrattato, i gherigli delle noci tritati, infine unite la ricotta, diluitela con un pò di acqua di cottura degli spaghetti e salate a piacere. Lessate gli spaghetti, scolateli al dente tenendo da parte qualche mestolo di acqua di cottura. Nel frattempo ultimate la cottura del sugo alle noci, allungandolo se necessario con l'acqua di cottura degli spaghetti. Dopo aver scolato gli spaghetti, fateli saltare in padella con il condimento: completate con una manciata di pepe nero macinato fresco e, se vi piace, con un filo di olio d’oliva.


 





Antonio Castelluccio

Lo Sponsor del Mese



Centro Revisioni Città Vallo

Officina autorizzata per:

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C/da Fuorchi 84030 Atena Lucana (SA)
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Flashmob @vVitaMenti

Primo Flashmob per i Ragazzi di Sant' Angelo Le Fratte realizzato nel Polo Acquisti Lucania, Tito Scalo.

SPOT @vVitaMenti

Spot girato in collaborazione con l' Associazione Iscra e il Forum dei Giovani di Sant'Angelo Le Fratte

STAFF del Santangiolese

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Castelluccio Michele

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Segretario
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Grafica e Impaginazione:
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Grippo Francesco